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Mi mancano, mi manchi...

Conservo un album di fotografie che ripercorre tutti i tuoi Natali fino all'adolescenza, si intitola "I Natali dei miei tesori", perché le tue (si sa) erano sempre festività doppie: Mattia e Nicolò, Nicolò e Mattia.  Un binomio inscindibile,  adesso reciso.
Mi mancano i tuoi canti natalizi che inondavano la casa per settimane; mi manca il tuo stupore di fronte a Babbo Natale al quale (forse) hai sempre creduto;  mi mancano le decine di regali scartati e poi abbandonati perché per te la cosa più bella era l'atto dello scartare.  Mi mancano le tue ritualità, l'attendere con crescente ansia l'arrivo dei tortelloni, del panettone, dello spumante.  Mi mancano i tuoi Natali ciclici e ripetitivi: il tuo mondo non era in crescita, era sempre uguale a se stesso, scandito da riti e festività. E mente gli altri bambini poi sono diventati adolescenti, ragazzi ed adulti tu sei sempre rimasto un "bimbo magico", affascinato dalle luci, dai colori, dagli abbracci.
Non mi mancano gli ultimi Natali fatti di ansia e di tavole volate in aria all'improvviso e i pomeriggi trascorsi in macchina in giri senza fine.
Ma tu mi manchi Mattia, mi mancherai sempre.


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