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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

L'Addio

Da vari mesi avevo inviato un ricordo di Mattia al Corriere della Sera.  Mi sarebbe piaciuto raccontare brevemente la sua storia  nella rubrica settimanale l'Addio ed avevo ricevuto prontamente una risposta positiva con l'indicazione di tagliare un pezzo dell'articolo per ragioni editoriali. Oggi finalmente il ricordo è stato pubblicato, ad un anno dalla sua scomparsa.  

Anniversario

Non pensavo sareste state così tanti e invece lo siete stati. Avete voluto ricordare Mattia ad un anno di distanza ed era come se ancora lui fosse lì, presente in mezzo a noi. Mamme e babbi di Montalto, parenti, amici e conoscenti al cimitero, in chiesa a casa e poi le tante telefonate... Figlio mio chi ti ha conosciuto non può dimenticare la tua risata fragorosa e la gioia che portavi ovunque con il tuo sguardo dispettoso. In quel martedì santo dello scorso anno te ne sei andato come un angioletto, all'improvviso, senza darci il tempo di salutarci, di prepararci ma soprattutto di aiutarti. Abbiamo assistito inerti alla tua straziante agonia che ci accompagnerà per sempre insieme a quel senso di colpa di chi è stato sopraffatto dall'impotenza.

Ti ho sognato

E' quasi un anno che non ci sei più e stanotte ti ho sognato.  Scendevi dal pullmino correndo e mi venivi incontro.   Come sempre sorridevi e i tuoi capelli riccioluti ondeggiavano ad ogni passo della tua corsetta del tutto personale e indimenticabile.  Avevi le braccia aperte, accoglienti, pronte a stringere me, la tua mamma.  Un maglioncino rosso ti illuminava il volto che voleva dirmi tante cose che non mi ha detto perché al'improvviso mi sono svegliata. Non ho potuto abbracciarti, non ho potuto baciarti, non ho potuto parlarti, sei sparito via di nuovo all'improvviso come un anno fa.  E così ho capito che era notte, una notte ancora molto lunga e che la casa era vuota senza le tue risa e i tuoi canti.