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13 anni fa...

Sono le 7.06: esattamente 13 anni fa uscivi dal mio grembo, adorato Benedetto. Eri piccolo,appena tre chilogrammi ma per me erano molti se paragonati al peso dei gemelli Eri nato prima ma non avresti avuto bisogno dell'incubatrice, un bel sollievo!. Scuro, con pochi capelli in testa. Ho pianto, ho pianto molto, di gioia per una volta...eri sano, così almeno apparivi ad un primo controllo e l'indice apgar con il quale in ospedale vengono classificati i nuovi nati, era il massimo. Ti hanno lavato e ti hanno portato subito da me, eri freddo, molto freddo e piangevi con una vocina flebile e insicura, non ancora abituata al duro mondo. Dopo pochi minuti hai aperto un occhio, si è spalancato uno sguardo nerissimo e fiero, sembrava un carbone ardente. Dopo pochi minuti, come un pulcino bagnato, hai aperto il secondo occhio. Ed è stata subito vita...

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La giustizia è l'utile del più forte

Il  sofista Trasimaco ne "La Repubblica"   sosteneva la tesi che la giustizia fosse l'utile ( sympheron ) del più forte.  ... ciascun governo istituisce leggi ( nomoi ) per il proprio utile; ...questo, mio ottimo amico, è quello che dico giusto, il medesimo in tutte quante le  poleis , l'utile del potere costituito. Ma, se non erro, questo potere detiene la forza. Così ne viene, per chi sappia ben ragionare, che in ogni caso il giusto è sempre identico all'utile del più forte  (338e-339a) . Per Trasimaco, dunque, la giustizia  si presentava in tutti i casi come uno strumento del potere costituito. Cinque anni di frequentazioni delle aule giudiziarie, cinque anni di cose viste hanno cambiato completamente la mia prospettiva. sulle vicende giudiziarie di questo Paese. Io credevo fortemente nel valore fondante e nell'indipendenza della magistratura e anche adesso che queste mie certezze vacillano voglio crederci, devo crederci perché l'alternativa sarebbe sol

L'Addio

Da vari mesi avevo inviato un ricordo di Mattia al Corriere della Sera.  Mi sarebbe piaciuto raccontare brevemente la sua storia  nella rubrica settimanale l'Addio ed avevo ricevuto prontamente una risposta positiva con l'indicazione di tagliare un pezzo dell'articolo per ragioni editoriali. Oggi finalmente il ricordo è stato pubblicato, ad un anno dalla sua scomparsa.  

La "fortezza vuota" e le "mamme frigorifero"

Il 13 marzo del 1990 Bruno Bettelheim si suicidò in un modo orribile. Era un martedì mattina si chiuse a chiave nella sua stanza, ingerì una quantità imprecisata di pillole, si avvolse la testa in un sacco di plastica, lo annodò al collo e si lasciò morire per asfissia. Era considerato uno dei più grandi psicologi dell'infanzia, si vantava di essere allievo di Freud. Nel 1938 era stato internato, in quanto ebreo, nei campi di concentramento prima a Dachau e poi a Buchenwal d. Una vita difficile la sua, molto amato, osannato e poi disprezzato dalla comunità accademica. Abbandonato dai figli negli ultimi anni della sua vita. Deve la sua fortuna ad un libro pubblicato nel 1967: un libro sull'origine dell'autismo infantile che fece il giro del modo, tradotto in italiano con il titolo "La fortezza vuota". In questo testo Bettelheim attribuiva la causa dell’autismo a un rapporto inadeguato tra bambino e madre dovuto all’eccessiva freddezza della