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Visualizzazione dei post da 2021

La forza di resistere

Quando i nostri genitori ci dicevano: ma perché volete indagare sulla morte di Mattia? Quella ferita, così, non sarà mai rimarginata...noi dicevamo: no, non importa!  Vogliamo sapere la verità. Quando i nostri amici ci chiedevano: ma perché insistere nel cercare? Perché insistere nell'angustiarvi? Perché indebitarvi? Ormai Mattia è morto, lasciatelo riposare....noi dicevamo: no, andremo avanti! Quando il nostro avvocato ci avvertiva dicendoci: dovrete farvi una corazza, sarete voi ad essere messi sul banco degli imputati....noi rispondevamo: ce la faremo! Eppure poi quando ti trovi di fronte alla realtà processuale tutto prende forma in modo inesplicabile e pirandelliano e la verità si frantuma, cambia aspetto, i vari punti di vista si fondono, si scindono, si intersecano, ....tutto si combina in modo diverso e ciò che appariva lineare si manifesta in modo confuso, a volte contraddittorio, nelle parole degli avvocati delle parti in causa. E così i genitori diventano arrogan

Mai essere indifferenti #mattiaunodinoi

  “Siamo tutti legati” ha avuto la sua prima presentazione “dal vivo” e la presenza fisica, dopo l'immaterialità e la lontananza della comunicazione online, ha fatto la differenza.  Ma la differenza l'ha fatta soprattutto il pubblico: in questo caso si trattava di parlare davanti a degli studenti di    due classi quinte dell’indirizzo Socio-sanitario dell’Istituto Santoni di Pisa, ragazzi come i miei ma per i quali avevo un ruolo diverso: non ero la loro  docente ma una mamma con l'urgenza di raccontare una storia che non dovrà mai più ripetersi e loro erano la platea giusta alla quale veicolare questo messaggio.   Diversi studenti avevano letto il libro, alcuni ne faranno oggetto di discussione per l’elaborato previsto per l’Esame finale,   saranno gli adulti che lavoreranno in strutture per anziani e per ragazzi come Mattia.        L’indignazione che hanno mostrato al racconto dei maltrattamenti andrà coltivata e incanalata nella giusta direzione, la commozione di fronte

Senza sosta

Quando dicemmo al nostro avvocato, già impegnato a seguire la difficile vicenda dei maltrattamenti, che volevamo vederci chiaro sulla straziante morte di Mattia, ci invitò a riflettere bene e a pensarci con calma.  Sapevamo che la strada sarebbe stata lunga, dura e piena di pericoli. Sapevamo che avevamo di fronte un colosso contro il quale noi eravamo nudi e indifesi.  Sapevamo tutto questo ma abbiamo deciso di andare avanti, tassello dopo tassello, prova dopo prova, abbiamo ricostruito minuziosamente gli ultimi mesi di vita di nostro figlio, tutti i passaggi sono stati accuratamente ripercorsi e registrati. Le prove avevano una loro validità e il PM ha rinviato a giudizio due dottoresse.    E adesso? Le luci si fanno ombre, l'attesa diventa lacerante, già per due volte l'udienza preliminare è stata rinviata e ci chiediamo: sarà sempre così? Vedremo mai la fine? Riusciremo ad avere giustizia?  So solo che lotteremo fino alla fine, senza sosta.

"Siamo tutti legati". Il libro presentato dall'ANMIC di Pisa

50 Canale Processo Maltrattamenti 16 febbraio 2021

50 Canale Processo Maltrattamenti 16 febbraio 2021

"Siamo tutti legati" trailer

Siamo tutti legati intervista a 50 Canale