Due anni senza di te e oggi neanche una preghiera sulla tua tomba...tutto è chiuso, tutto è serrato e non posso non pensare con dolore ai tanti morti senza un volto familiare vicino,senza una parola di conforto, senza una degna sepoltura. Tutto è duro, terribile, pauroso, distante, sospettoso, autoritario in questi tempi di coronavirus, tempi nei quali anche la pietas per i morti non trova posto. Come Antigone mi attanaglia il dilemma tra l'obbedire ad una legge dello Stato o ad una legge di natura ma poi non posso che accettare di seguire la prima e guardare da lontano, da un muro sbrecciato, una tomba bianca in lontananza con i fiori ormai appassiti.
Il sofista Trasimaco ne "La Repubblica" sosteneva la tesi che la giustizia fosse l'utile ( sympheron ) del più forte. ... ciascun governo istituisce leggi ( nomoi ) per il proprio utile; ...questo, mio ottimo amico, è quello che dico giusto, il medesimo in tutte quante le poleis , l'utile del potere costituito. Ma, se non erro, questo potere detiene la forza. Così ne viene, per chi sappia ben ragionare, che in ogni caso il giusto è sempre identico all'utile del più forte (338e-339a) . Per Trasimaco, dunque, la giustizia si presentava in tutti i casi come uno strumento del potere costituito. Cinque anni di frequentazioni delle aule giudiziarie, cinque anni di cose viste hanno cambiato completamente la mia prospettiva. sulle vicende giudiziarie di questo Paese. Io credevo fortemente nel valore fondante e nell'indipendenza della magistratura e anche adesso che queste mie certezze vacillano voglio crederci, devo crederci perché l'alternativa sarebbe sol
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