Da vari mesi avevo inviato un ricordo di Mattia al Corriere della Sera. Mi sarebbe piaciuto raccontare brevemente la sua storia nella rubrica settimanale l'Addio ed avevo ricevuto prontamente una risposta positiva con l'indicazione di tagliare un pezzo dell'articolo per ragioni editoriali. Oggi finalmente il ricordo è stato pubblicato, ad un anno dalla sua scomparsa.
Il 13 marzo del 1990 Bruno Bettelheim si suicidò in un modo orribile. Era un martedì mattina si chiuse a chiave nella sua stanza, ingerì una quantità imprecisata di pillole, si avvolse la testa in un sacco di plastica, lo annodò al collo e si lasciò morire per asfissia. Era considerato uno dei più grandi psicologi dell'infanzia, si vantava di essere allievo di Freud. Nel 1938 era stato internato, in quanto ebreo, nei campi di concentramento prima a Dachau e poi a Buchenwal d. Una vita difficile la sua, molto amato, osannato e poi disprezzato dalla comunità accademica. Abbandonato dai figli negli ultimi anni della sua vita. Deve la sua fortuna ad un libro pubblicato nel 1967: un libro sull'origine dell'autismo infantile che fece il giro del modo, tradotto in italiano con il titolo "La fortezza vuota". In questo testo Bettelheim attribuiva la causa dell’autismo a un rapporto inadeguato tra bambino e madre dovuto all’eccessiva freddezza della...
Ciao Sondra sono Cristina la ma ma di uno di quei bellissimi bambini presenti nel calendario di emergenza autismo che hai postato. Non sapevo di Mattia. Ieri sera però ho letto il corriere e ti ho riconosciuto subito. Eri una delle mamme del forum una con la quale ci si confidava, ci si aiutava e sosteneva. Iris, unica mamma di cui ho indirizzo mail, mi ha spiegato cosa era successo e mi ha mandato il link al tuo blog. Ti sono vicina e ti abbraccio con forza. È difficile, come tu ben sai, essere mamma dei nostri ragazzi speciali, ma deve essere ancora più difficile vivere senza di loro.
RispondiEliminaCiao Cristina, ricordo con nostalgia quel periodo pieno di speranze. La mancanza di Mattia e la sua tragica morte sono una costante spina nel cuore per me. Tuo figlio adesso come sta?
RispondiEliminaCiao Sondra. Anch'io rimpiango quel periodo, pensavo che la vita futura di mio figlio sarebbe stata più facile. Invece la pubertà ci ha portato regressioni e peggioramento. Stiamo cercando di curare, ma è dura. Da quando ho saputo, nei miei momenti di sconforto penso a Mattia e a te.
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