C'è un armadio che non apro da più di un anno. E' lì che sono riposte le tue maglie, i tuoi pantaloni, le tue cose. Ci ho provato, una volta, ma un odore intenso di te mi ha avvolto e tramortito. Era ancora troppo presto per farlo e così l'ho richiuso. Nicolò, il tuo gemello, che con te tutto condivideva non mi ha mai chiesto di avere accesso alle tue cose rispettando, forse, quello spazio sacro. Ma da qualche giorno Benedetto, che si sta avviando verso l'adolescenza, mi sta chiedendo il permesso di frugare tra le tue maglie per trovare qualcosa da mettersi. Ho risposto "dopo" e poi di nuovo "dopo".... Non so se ce la farò ad aprire quell'armadio.
Il sofista Trasimaco ne "La Repubblica" sosteneva la tesi che la giustizia fosse l'utile ( sympheron ) del più forte. ... ciascun governo istituisce leggi ( nomoi ) per il proprio utile; ...questo, mio ottimo amico, è quello che dico giusto, il medesimo in tutte quante le poleis , l'utile del potere costituito. Ma, se non erro, questo potere detiene la forza. Così ne viene, per chi sappia ben ragionare, che in ogni caso il giusto è sempre identico all'utile del più forte (338e-339a) . Per Trasimaco, dunque, la giustizia si presentava in tutti i casi come uno strumento del potere costituito. Cinque anni di frequentazioni delle aule giudiziarie, cinque anni di cose viste hanno cambiato completamente la mia prospettiva. sulle vicende giudiziarie di questo Paese. Io credevo fortemente nel valore fondante e nell'indipendenza della magistratura e anche adesso che queste mie certezze vacillano voglio crederci, devo crederci perché l'alternativa sarebbe sol
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