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Con i pugni chiusi

Sono passati cinque mesi e come ogni mattina sono venuta a trovarti.  Ogni tanto trovo dei fiori sulla tomba, dei fiori colorati, non so chi si prenda la briga di omaggiarti in questo modo così bello. Stamani una signora da dietro mi ha sussurato: "io l'ho già salutato Mattia".  Mi sono voltata e le ho chiesto chi fosse.  Mi ha raccontato che aveva conosciuto Mattia quando andava a passeggiare con il padre e che ogni volta che va al cimitero a trovare suo marito passa  a parlare anche con mio figlio. Mi ha detto di essere di origini greche e che sua nonna le raccontava che i bambini nascono con i pugni chiusi perché dentro è depositato il loro destino che va accettato con serenità.
Mi ha spiegato che la notte sente i passi di suo marito e io le ho rivelato che a volte mi sembra di udire il respiro di Mattia.  Poi l'ho salutata e me ne sono andata. Mentro uscivo lei continuava a parlare con mio figlio,  ho sentito che gli diceva: "finalmente oggi ho conosciuto la tua mamma, è molto carina, ti assomiglia...."


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