Vado al cimitero la mattina presto. Mi piace controllare che sia tutto in ordine, che i fiori abbiano acqua a sufficienza, che la tomba sia linda. Cammino lungo il vialetto sterrato che separa la nostra casa dal posto dove riposi e un senso di tranquillità misto a una profonda nostalgia mi invade. Ieri quando sono arrivata mi ha accolto il canto di un operaio che stava tagliando l'erba. Cantava "Una vita in vacanza" de Lo stato sociale, una canzone che amavi molto, una canzone che abbiamo cantato insieme l'ultima volta. Non mi è sembrato strano o irrispettoso un canto del genere nel silenzio mattutino di un cimitero, mi è sembrato un segno di gioia, un regalo per te, adorato Mattia.
Ricordi e riflessioni...