Quando dicemmo al nostro avvocato, già impegnato a seguire la difficile vicenda dei maltrattamenti, che volevamo vederci chiaro sulla straziante morte di Mattia, ci invitò a riflettere bene e a pensarci con calma. Sapevamo che la strada sarebbe stata lunga, dura e piena di pericoli. Sapevamo che avevamo di fronte un colosso contro il quale noi eravamo nudi e indifesi. Sapevamo tutto questo ma abbiamo deciso di andare avanti, tassello dopo tassello, prova dopo prova, abbiamo ricostruito minuziosamente gli ultimi mesi di vita di nostro figlio, tutti i passaggi sono stati accuratamente ripercorsi e registrati. Le prove avevano una loro validità e il PM ha rinviato a giudizio due dottoresse. E adesso? Le luci si fanno ombre, l'attesa diventa lacerante, già per due volte l'udienza preliminare è stata rinviata e ci chiediamo: sarà sempre così? Vedremo mai la fine? Riusciremo ad avere giustizia? So solo che lotteremo fino alla fine, senza sosta.
Ricordi e riflessioni...