Ormai ci incontriamo solo di notte io e te. Vieni spesso a trovarmi, mi sorridi e mi dici sempre cose importanti. Non hai un'età precisa quando ti palesi, mi appari sempre molto consapevole e parli sensatamente come spesso facevi nei tuoi momenti migliori nei quali nessuno avrebbe potuto pensare che eri autistico. Nessuna traccia di stereotipie, né di pensieri ossessivi ma solo una grande voglia di stare con me e di rassicurarmi. A volte parliamo anche della tua morte, nei sogni questo è possibile, là dove cade quella sottile linea tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Stanotte ti ho chiesto dove ho sbagliato e cosa avrei potuto fare per te, per non far accadere quello che purtroppo è accaduto. E tu, col sorriso sulle labbra, mi hai risposto: "mamma, hai fatto quello che hai potuto".
Ricordi e riflessioni...